Soldavini, Soldato dei Vini, un nome predestinato, è diventato in pochi anni una delle figure telluriche della famiglia goliardica, con un’esplosiva cultura mista di esuberanza verbale latina e tratti tipicamente argentini di benefica follia.
Da Fedellos do Couto a Saiñas, e ora in solitaria, Pablo è l’instancabile coltivatore della vite. Su pendii vertiginosi, in gneiss, granito o scisto, Pablo salta di vigna in vigna tra Lumeares, A Teixeira e Cristosende, per esprimere il semplice e il complesso di un vino che può essere cibo, gioia e anima allo stesso tempo.
È responsabile di 3 ettari distribuiti su oltre 20 vecchie vigne coimpiantate con Mencía (Jaen), Merenzao (Bastardo), Brancellao (Alvarelhão), Mouratón (Juan García, Negreda, Tinta Gorda), Garnacha Tintorera e Caiño nei rossi e Godello e Palomino nei bianchi. In collaborazione con altri viticoltori, produce anche un Obranco de Albariño delle Rías Baixas e un rosso semplice da bere.
Molto regolare nella vinificazione dei suoi vini, l’attenzione è sempre rivolta alla migliore salute delle uve in campo per una minore manipolazione in cantina, macerando leggermente i vini, come un’attenta infusione, ed evitando l’aggiunta di solforosa fino all’imbottigliamento, dopo un periodo di invecchiamento che può variare da 6 mesi per l’Obranco e il Simple, per la loro leggerezza e freschezza di frutto, a Tanis o Sabela, rossi con maggiore struttura e longevità.
A Ribeira Sacra, Pablo consacra la devozione del viticoltore manuale che non trascura nessuna fase della produzione di un vino autentico.
Pablo Soldavini
Pablo Soldavini
Galiza